17 gennaio 2006

IL RITORNO DELLO SCHELETRO




Ebbene signori, dopo la bellezza di 54 anni di assenza, torna la specialità olimpica dello Skeleton
La patria dello skeleton è la Svizzera ma suoi inventori (e più fedeli sostenitori insieme agli statunitensi) sono gli inglesi.
Dalla velocità sul ghiaccio, su slitte leggerissime furono attratti i frequentatori delle Alpi, pionieri delle grandi scalate, che organizzarono le prime gare con i locali. Era una disciplina riservata ad una ristretta élite di coraggiosi, che spesso si schiantavano in spettacolari incidenti.
D'obbligo, quindi, che lo skeleton fosse nel programma della prima edizione dei Giochi invernali nel '28, proprio nella più famosa delle località svizzere: St.Moritz.
Le origini dello skeleton sono scarsamente documentate. Le prime manifestazioni agonistiche di quello che si chiamava "Toboggan Run"..Mc Cormick è il primo a effettuare, nel 1887, una discesa in posizione prona: l'incredibile velocità raggiunta grazie alla maggiore aerodinamicità convince gli altri concorrenti del Gran National di St. Moritz a gareggiare allo stesso modo.
La slitta stessa subisce negli anni importanti restyling: nel 1882 l'inglese Child, propone una struttura più essenziale e leggera, con lame da 22 mm. Battezzerà la sua invenzione con il nome di Skeleton, cioè "scheletro".
Lo skeleton è senza dubbio la slitta più pericolosa e difficile da condurre.
A faccia in giù!
È questa la posizione che assumono gli atleti dello skeleton. Proni, faccia a valle, braccia lungo il corpo e una velocità massima di 130 chilometri l'ora.
Gli skeletonisti utilizzano la stessa pista del bob e dello slittino. Per muovere la slitta sono permesse unicamente la forza di spinta dell'atleta e la forza di gravità. La guida dello skeleton avviene con movimenti del corpo.
La slitta è lunga tra gli 80 e i 120 cm e alta tra gli 8 e i 20 cm, la distanza tra i due pattini deve essere compresa tra i 34 e i 38 cm. L'intelaiatura è in acciaio, la parte superiore è imbottita per il conforto dell'atleta. Il peso della slitta non deve eccedere i 33 Kg per gli uomini e 29 kg per le donne. Il peso totale - slitta e atleta - non deve superare i 115 kg per gli uomini e i 92 kg per le donne. Per raggiungere il peso massimo totale è possibile aggiungere della zavorra alla slitta. Aggiungere zavorre al corpo degli atleti è vietato.
Qualsiasi elemento di sterzo e freno della slitta sono proibiti, così come ogni istallazione idraulica e pneumatica.
Lo skeleton è una slitta con due pattini composti di acciaio con un diametro costante di 16 mm.
Gli atleti indossano un casco integrale molto leggero dall'aerodinamica curata. Nella tuta da gara non sono permesse appendici aerodinamiche. Le calzature possono avere un massimo di otto chiodi, di 7 mm di lunghezza e 2mm di diametro, per evitare di rovinare il ghiaccio della pista.
La partenza è la stessa del bob. Al semaforo verde lo skeletonista ha un tempo massimo di 30 secondi per partire. Dopo la fase di spinta, che varia da 25 a 40 metri, l'atleta prende posto sulla slitta ed inizia la sua discesa.
La faccia sul ghiaccio a 130 km orari....senza freni ne sterzo....veramente una botta!

Foto www.corriere.it

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