28 aprile 2006

IN MARE CON UN' AQUILONE










La storia
La gran parte delle versioni circa il sorgimento del kitesurf indica la Cina di 2000 anni fa come luogo d'origine, dove avrebbe aiutato la navigazione di barche ed il trasporto di pesante materiale da costruzione. Intorno all'anno 700, i missionari buddisti trapiantati nel Giappone avrebbero usato kites per fini religiosi e militari. Nel 1295, Marco Polo fece conoscere all'occidente le meraviglie del kite.... leggi tutto

Il Kite
Il kite (aquilone in italiano) o "l'ala", è collegato con due o quattro cavi (20-30 metri) ad una barra orizzontale (45 a 60 centimetri) che varia in base alla taglia del kite e che serve per guidare l'aquilone.
Esistono due tipi di kite: kite gonfiabili e i kite a cassoni (simili alle ali usate per fare parapendio).
I kite gonfiabili sono costituiti da una struttura gonfiabile ad alta pressione, che diventa rigida e permette di rilanciare il kite nel caso in cui cade in acqua e renderlo inaffondabile; in un tessuto tipo spinnaker.
I kite a cassoni per uso marino, invece non hanno una struttura rigida, il vento convogliato in bocchettoni di "non ritorno" gonfia il kite che rimane in pressione.

Le taglie
Le taglie delle ali variano da 2 mq per venti di fortissima intensità a 25 mq per le brezze leggere(con brezze sotto 8 nodi è meglio fare altre cose...). Il kitesurf può planare con venti veramente leggeri di circa 10-12 nodi (dipende molto dalla taglia del kite e dalla tavola).

Tavole
Le prime tavole erano simili ad un surf da onda, ma con le straps come un windsurf, posizionate però più avanti verso la metà della stessa lunga appena 2,10 m... e pesi da brividi...!!! ora siamo arrivati ad avere tavole vicino ai 70 cm di lunghezza e una larghezza variabile tra i 30 cm e i 46 cm. Naturalmente 70 cm di lunghezza rappresenta quasi il limite fisico e non utilizzabile in tutte le condizioni... Attualmente la grandezza standard si e' avvicinata ai 110-130 cm di lunghezza e larghezze tra 33- 38 cm, con pesi di circa 2 kg max.

Sicurezza
IL kitesurf è uno sport molto pericoloso se sottovalutato: in spiaggia il kite può sembrare innocuo, ma in certe situazioni il kite può diventare indomabile; è solo l'esercizio per gestire queste situazioni che rende la pratica di questo sport più sicura; in ogni caso sempre meglio praticare questo sport in zone non affollate, in spazi appositi (club previsti di apposite zone di rilancio e atterraggio del kite e di corridoi d'uscita) o ancora meglio desolate se si è nelle prime fasi di apprendimento.

Buon Vento

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foto: mazaratour