19 ottobre 2005

TIRA FUORI IL RAGNO CHE E' IN TE..





VENT'ANNI fa sembrava un azzardo destinato a fallire, mettere in competizione i praticanti di uno sport che cresceva sicuro ma lento, per misurarne la destrezza e la velocità nel salire su una parete di roccia perlopiù strapiombante. Non fu così, lo testimonia il Rock Master - una Champions Cup dell'arrampicata sportiva - che sabato e domenica, 3 e 4 settembre si tiene ad Arco, due passi dal lago di Garda, con il meglio degli specialisti da tutto il Mondo.
Ha avuto successo l'intuizione di un ex giornalista di Tuttosport, Emanuele Cassarà, e d'un alpinista di fama come Andrea Mellano, primo italiano sulla spaventosa parete nord dell'Eiger: le gare di arrampicata trovarono atleti e pubblico, ma soprattutto diedero slancio a uno sport che cercava ancora la sua fisionomia. Da allora, dal weekend d'inizio luglio del 1985 a Bardonecchia, nulla di quell'universo fu più come prima. Sfumarono subito le ironie di chi dava vita breve a una disciplina importata dalla Russia, dall'Unione Sovietica , dove le gare di velocità sulla roccia, un cavo d'acciaio dall'alto a fare sicurezza, erano tradizione di decenni.
Perplessità comprensibili. D'altra parte la maggioranza degli arrampicatori italiani - ma si chiamavano ancora scalatori, per il grande pubblico, o ancora meglio rocciatori - dieci anni prima non sapeva nemmeno cosa fossero, le scarpette morbide che nel giro di poco sostituiranno poi gli scarponi.
Nel giro di poco il mondo dell'arrampicata divenne un'altra cosa e da quando il Rock Master nacque nel 1986 ad Arco i due itinerari furono sempre più divergenti. Finché, sempre ad Arco, due anni più tardi, la gara non venne organizzata da Angelo Seneci - direttore tecnico fin dalla prima edizione, lo è tuttora - su una struttura artificiale. Fu una nuova rivoluzione.
"Le prime prese - ricorda adesso Seneci - le realizzammo con il Das, cuocendole nel forno di casa e rivestendole in vario modo, dallo zucchero al sale, fino a varie sabbie di quarzo".
Oggi Seneci dirige una delle aziende leader nel mondo per la produzione di pareti artificiali e per il loro allestimento, la Sint Roc & Ecogrips. Monta muri d'arrampicata un po' dappertutto, glieli chiedono le amministrazioni comunali, le scuole, ma anche i privati. È stato questo un altro degli effetti collaterali del Rock Master, forse il più dirompente. La diffusione dei muri d'arrampicata nelle palestre, ha difatto aumento il numero dei praticanti.

Glossarioboulder
masso: ovvero un percorso che non porta in alto, ma è spesso molto più tecnico e difficile, comunque sempre impegnativo.
Arrampicata Sportiva e Free Climbing: la prima si effettua legati, la seconda no. Con la prima si riesce a portare a casa la pelle quasi sempre...
presa: appiglio per le mani
tacca: appiglio
fare sicura: l'assicuratore e' la persona che resta a terra e tiene la corda che serve ad assicurare la salita di chi arrampica. Basta un attimo di distrazione nel momento sbagliato per una disgrazia.
otto, moschettone, rinvio, secchiello, nuts, friends, corda, gri-gri: attrezzatura
arrampicare da prima: la persona che sale su una via portando su la corda (quindi assicurata solo dal basso)
arrampicare da seconda: quando si sale su una via dove qualcuno ha gia' portato su la corda, e quindi c'e' maggiore sicurezza in caso di caduta
scivolataghisare: termine usato per le braccia, quando sono molto stanche e sembrano pesantissime
Per saperne di più : http://www.federclimb.it/

1 commento:

Cix ha detto...

E grande Ale! Ma ti sorprenderó con un post molto casereccio sulle "sensazioni da arrampicata".